Barovier&Toso inaugura il suo showroom nel cuore di Milano, dopo un grande intervento di ampliamento. Vandersandestudio torna a firmarne il progetto di interior design.
Cinquecento metri quadrati, sette finestre al primo piano e due vetrine affacciate su via Durini, in pieno Design District: con l’acquisizione di un nuovo spazio, lo showroom milanese Barovier&Toso aggiunge il terzo tassello alla sua espansione e riapre i battenti con una maggiore capacità espositiva ed espressiva, interpretata, anche questa volta, da vandersandestudio.
Progetti come questi costituiscono un grande investimento per l’azienda, a fronte di un ritorno di immagine significativo, oltre che di un riscontro commerciale. Ricerca, sperimentazione, collaborazioni con designer di fama internazionale...il successo di Barovier&Toso si basa su ognuno di questi cardini, ma uno dei punti di forza che ha accelerato la crescita aziendale è stata proprio la sua strategia orientata alla creazione di una rete di monomarca di alto livello. Questo significa poter raccontare in modo autentico e dinamico il brand, il prodotto, la vision, senza filtri, attraverso un lavoro continuativo. Significa anche poter offrire ad architetti e interior designer un supporto qualificato e un servizio diretto di co-progettazione.
Riconoscibilità, eleganza, tradizione: il layout esterno inizia già su strada a parlare di Barovier&Toso. Le fioriere in ferro nero, con logo a contrasto bianco riprendono i colori identitari del brand, scandendo tutte le finestre della facciata. In corrispondenza delle chiavi di volta sporgenti che sormontano le due vetrine, domina invece lo stemma aziendale, realizzato in ferro laserato verniciato di rosso a fuoco.
Le vetrine sono dedicate alle nuove collezioni Vallonné e Vallonné Opale. Concettuale l’allestimento della vetrina di sinistra, che richiama il processo produttivo con il quale viene realizzato il prodotto. Una struttura di elementi gonfiabili e di pilastrini in ferro forma una sorta di maglia e rievoca il gesto della soffiatura. A destra, sono le lampade stesse il fulcro della vetrina, in una combinazione poderosa, che ha come sfondo un morbido tendaggio di velluto grigio.
La struttura al piano terra è rimasta essenzialmente invariata rispetto a prima. I volumi, invece, sono stati redistribuiti, mediante una diversa configurazione dei setti divisori e dei tendaggi. Rendere l’ambiente facilmente trasformabile era stata la priorità del restyling avvenuto due anni fa, nel settembre 2020. La ricerca di flessibilità aveva portato vandersandestudio a progettare una struttura lignea ancorata alle pareti perimetrali e al soffitto, quale supporto per pareti removibili, tende e pannelli.
Il nuovo allestimento vede succedersi una zona di accoglienza, un’area living e un ambiente dedicato alla consulenza. I colori che definiscono gli interni sono il blu della moquette e delle tende in velluto, il panna dei pannelli rifiniti in smalto satinato, l’ottone e il legno del controsoffitto. Mobili su misura in cemento e metallo si integrano ad arredi Cassina, delineando atmosfere sofisticate e glamour. Grandi classici, come la lampada da tavolo Camparino, nella nuova versione wireless, si accompagnano alle più recenti collezioni, come Metropolis e Magritte, in una spettacolare versione a lampadario da 36 luci.
Giunti al primo piano, tramite ascensore, si viene accolti da una suggestiva installazione in cristallo veneziano, interamente progettata e realizzata ad hoc. Una cascata di canne luminose piovono dal soffitto, ad altezze differenti, disegnando un motivo di ispirazione vegetale. Sono i cosiddetti “germogli”, ripresi da alcuni disegni dello storico archivio Barovier&Toso, risalenti agli anni ‘20. Il buio della stanza amplifica l’effetto luminoso e gli scenari di luce che l’installazione è in grado di mettere in scena al passaggio della persona, interagendo con il suo movimento. Due contropareti completamente specchiate in fumé generano una rifrazione che moltiplica all’infinito i singoli elementi, dando vita ad una fitta trama di luce e cristallo.
Considerevolmente ampliato, il primo piano presenta caratteristiche espositive molto speciali, che permettono di contestualizzare il prodotto all’interno di un’atmosfera accogliente e intima, ma anche viva e dinamica. Strutturalmente e stilisticamente, il progetto configura lo spazio come un appartamento, con due lunghi corridoi sui quali si aprono le varie stanze. Sono tutti ambienti punteggiati dalle creazioni Barovier&Toso: pezzi da catalogo, classici e contemporanei, che offrono una vasta panoramica della gamma in produzione, ai quali si aggiungono singoli prodotti realizzati su misura e tre grandi installazioni in situ. Espositivi ed operativi sono tre uffici direttivi, due ampie sale meeting e due uffici marketing e comunicazione, tutti finestrati. Proprio la presenza della luce naturale valorizza il setting, ponendo l’accento sul forte carattere decorativo delle opere Barovier&Toso, evidente anche quando l’oggetto luminoso è spento.
Tendaggi, soffitti e pareti hanno colori neutri e luminosi, come il beige. Solo alcuni ambienti sono connotati da colori più forti, come i nuovi bagni, in resina bordeaux, stessa nuance che caratterizza la moquette della nuova sala riunioni. La collocazione delle installazioni è stata studiata per seguire tutto il percorso del visitatore, accompagnarlo all’interno dello showroom e stupirlo. Il primo corridoio vede protagonista Palmette, in una inedita versione customizzata, ricca di fascino. Poste una di fronte all’altra, due semicolonne vestite da gran gala sfoggiano un abito intessuto di piume di cristallo. Delicate, raffinate, fatte a mano una per una, compongono luminose balze svolazzanti verso l’alto, voluttuose forme che strizzano l’occhio alla moda e allo stile déco, coniugando leggerezza e preziosità.
Resta la straordinaria installazione del secondo corridoio, scultorea combinazione di moduli della collezione Trim , lunga circa dodici metri lineari. Qui la sequenza è più irregolare e frastagliata, in un ritmo che calamita lo sguardo. Netti e squadrati, i singoli elementi sospesi al soffitto sono contraddistinti dall’effetto ghiaccio, diverso da pezzo a pezzo. Precisa e fortemente tridimensionale, la geometria esagonale delle canne magicamente perde spigolosità e rigore formando un insieme vaporoso e gentile, come un lussuoso manto di tulle. Emozionante e sorprendente anche il fattore tecnologico che permette a tutta la composizione di comportarsi come un unico sistema, in grado di attivare diversi scenari luminosi.
La capacità di creare incantevoli scenografie è una prerogativa di Barovier&Toso, che da sempre sa come valorizzare un’architettura e farla vibrare, sa catturarne l’essenza, enfatizzarla, sa costruire un impalcato di emozioni che parte e ruota intorno alle sue sognanti presenze.
Un altro spazio dello showroom che promette di stupire apre ad un’esperienza immersiva. Qui, moquette e tende di velluto fanno da ambientazione ad un maestoso 4607, il lampadario veneziano per antonomasia, in pieno stile “Rezzonico”, a 36 luci. Sospeso al soffitto in modo da rasentare quasi terra, si presenta in una veste molto teatrale e carica di pathos, osservabile da inusuali angolazioni e da una distanza ravvicinata.
Realizzare un progetto illuminotecnico personalizzato che compendi ogni aspetto, decorativo, funzionale ed emozionale, richiede esperienza e competenza, e può essere tanto più complesso quanto più specifiche ed eclettiche sono le richieste. Barovier&Toso può declinare all’ennesima potenza la parola “personalizzazione”, arrivando a definire prodotti interamente bespoke, creati artigianalmente, e scenari interattivi sviluppati su misura, così come questo showroom mostra estesamente.